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Carmen
Amedeo Amodio
“Ah, Carmen! Ma Carmen adorée!”. Sulle ultime note dell’opera si chiude il sipario.
In palcoscenico inizia lo smontaggio delle scene. A poco a poco il personale e quanti altri hanno assistito allo spettacolo da dietro le quinte, vengono catturati dai fantasmi del dramma appena trascorso e man mano, un gesto, una frase, uno sguardo li spinge ad immedesimarsi in ognuno dei personaggi, per puro caso. Sarà, dunque, per puro caso che Don José incontra Carmen, che rappresenterà per lui l’unico momento di vita autentica, intensa, ma anche quello della morte. A questo punto è tutto stabilito, meno il percorso o labirinto dei due destini ormai indissolubilmente legati. Così si potranno creare accostamenti scenici imprevedibili e surreali, ma sempre volti verso un’unica fine. Sarà comunque Carmen, profondamente consapevole dell’ineluttabilità del momento finale, a condurre il gioco trasgressivo ed eversivo, in un impossibile tentativo di sfuggire alla sua sorte. La scena, come la musica, si svuota durante lo svolgimento del racconto, fino a rimanere nel momento finale completamente scarna, desolata ad esprimere la “solitudine tragica e selvaggia” di una donna che cerca di affermare il proprio diritto all’incostanza.
Balletto in due atti di Amedeo Amodio
dal racconto di Prosper Merimée
Coreografia e regia Amedeo Amodio
Musica Georges Bizet
Adattamento e interventi musicali originali Giuseppe Calì
Scene e costumi Luisa Spinatelli
Assistente alla coreografia Stefania di Cosmo
Produzione Daniele Cipriani Entertainment
Danzano
ANBETA TOROMANI Carmen
AMILCAR MORET Don José
MARCO LO PRESTI Escamillo
ILARIA GRISANTI Micaela
VALERIO POLVERARI Ufficiale
Sigaraie ELISA AQUILANI, LUCREZIA BELLAMARIA, ANDREA CALEFFI, VALENTINA CHIULLI, SUSANNA ELVIRETTI, TOMO MURANAKA
Militari FERDINANDO DE FILIPPO, UMBERTO DESANTIS, MARCO FAGIOLI, FRANCESCO MORO, DAVIDE PIETRONIRO, MATTIA TORTORA
Lo spettacolo è inserito nel Festival della Danza di Roma 2018, in collaborazione con l’Accademia Filarmonica Romana
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